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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 30 marzo 2012

Sant’Anna la "vecchia" chiesa ritrovata


Dopo secoli d’oblio l’antica chiesa seicentesca di Sant’Anna “la vecchia” che ricade appunto in via S.Anna per distinguerla da quella settecentesca, a pianta ottagonale, realizzata di fronte quella di Sant’Ignazio, in via Vittorio Emanuele, viene svelata.
Infatti venerdì 30 marzo alle ore 18,00, verrà inaugurata in concomitanza con la cerimonia di apertura della mostra Campi Rossi 1969.
Una scoperta potremmo dire casuale, infatti nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’antico monastero delle suore dell’ordine Agostiniano, l’abbattimento di alcune pareti e controsoffitti di gesso e canne che componevano diversi vani, che per anni avevano ospitato la direzione didattica della scuola Trinità e Sant’Anna, prima, e i locali della sede della banda musicale, dopo, hanno portato alla luce i grandi volumi dell’antica chiesa.    
La chiesa fu certamente costruita tra il 1638 e il 1650, anno in cui il papa Urbano VIII autorizzava la mutazione del ritiro delle pie donne in regolare monastero, che fu il settimo di Sicilia e poi abbandonata con la costruzione della nuova inaugurata nel luglio del 1745, appunto prospiciente quella di Sant’Ignazio di Loyola
In anteprima pubblichiamo la sequenza fotografica della ex chiesa "vecchia" di Sant’Anna, che il Comune dopo il restauro ha destinato a sala conferenze dotandola di attrezzature audio-video.

L’entrata alla sala conferenze “Sant’Anna” è dall’omonima via, pregevole l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire anche ai diversamente abili l’ingresso alla struttura.
                                            Filippo Rausa


 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un'altra bella scoperta nella storia dei monasteri e delle chiese di Piazza. Per tanti Piazzesi è stata la sede delle scuole elementari, soprattutto femminili, quando ancora non c'erano le classi miste. Infatti, i maschi, dopo il primo anno, venivamo trasferiti nelle aule della Trinità. Le cose che mi sono rimaste più impresse nella memoria di quel primo anno sono la fontanella al centro del cortile-chiostro, i quaderni con la copertina nera, i pennini con l'inchiostro blu e i numerini della refezione che non tutti potevano ottenere, soltanto i più buoni e indigenti. Altri tempi, forse più belli, chissà!?
Gaetano Masuzzo