"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 9 agosto 2015

La Domenica con Gesù, XIX del Tempo Ordinario/B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: "Elia...si alzò, mangiò e bevve...con quel cibo camminò per 40 giorni e 40 notti fino al monte di Dio, l' Oreb". 1Re 19, 4-8 . "Gustate e vedete com' è buono il Signore". Sal 33 . "Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze...camminate nella carità". Ef 4, 30-5,2 . 
"Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno..." Gv 6, 41-51. 

- Rivelazione di Gesù e obiezione dei giudei. Il brano prende l' avvio dall' autorivelazione di Gesù con le parole: " Io sono il pane del cielo". Con i termini usati -"Io sono"- Egli si equipara al Dio dell' "Esodo", dove figurano le famose parole: "Io sono colui che sono" . Ciò provoca la mormorazione da parte dei giudei, perchè, cosi', Egli si fa Dio. Teologicamente, questo è il verbo della ribellione, come quella che risuonò nel deserto, prima che il popolo eletto arrivasse al monte Sinai. Là, gli Israeliti "criticano Dio", prendono le distanze da Lui e lo "mettono sotto accusa". Vediamo che la loro incredulità è "motivata" con l' umile origine di Gesù. Ai loro occchi, infatti, Egli è solo il "figlio di Giuseppe".
Quindi, l' umanità di Gesù crea "problema" e anche la folla non appare disposta a fidarsi di Lui.
- L' indispensabilità di essere "istruiti da Dio". La replica di Gesù avviene in due fasi. Nella prima, Egli riafferma con passione la sua stretta comunione con il Padre e il suo ruolo esclusivo di rivelatore del Padre. Successivamente, afferma: "Tutti saranno istruiti da Dio". Il senso è: essi saranno, cioè, docili, malleabili a farsi nutrire come il Servo di Adonay (Is 50, 4). Detto con altre parole, ogni essere umano non può essere autodidatta della fede, non può, cioè, autocostruirsi un rapporto con Dio, mentre potrà essere teo-didatta, colui che impara, direttamente, illuminato da Dio, che ammaestra tutti attraverso il Figlio. L' essere istruiti dal Padre, consiste nell' adesione piena a Gesù. Si tratta proprio dell' incontro tra due libertà: quella di Dio e quella della persona. Nessuno può fare nascere dentro di sè la fede, senza la peculiare chiamata del Padre. La "Vita eterna" indica la vita pienamente realizzata nella comunione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
- Gesù dona sè stesso come vita. Nella seconda fase della replica, Gesù ribadisce il proprio rapporto con la vita eterna, ripetendo l' autorivelazione: "Io sono il pane di vita/vivente". Esortando con un solenne doppio "amen" (che rinvia alla sua autorità), pone il credente davanti ad un bivio: nutrirsi di questo pane di vita eterna, oppure no. Gesù è il Verbo incarnato di Dio, la Verità personificata del Padre. Nutrirsi equivale a credere, in una metabolizzazione all' inverso: non è il credente che metabolizza il pane di vita, ma è quest' ultimo che metabolizza il credente. L' alternativa è un vita effimera, di mera sopravvivenza. Gesù la illumina, adducendo come esempio gli antenati israeliti, che mangiarono la manna nel deserto, ma morirono.
Il tema eucaristico, da questo momento in poi, prende il sopravvento. Per la prima volta, compare il temine "carne", un termine-chiave, nel vangelo di Giovanni, legato all' umanità di Gesù. Il credente che aderisce a lui ed assimila il suo cibo, la sua carne (=la sua persona), godrà di questa vita senza fine.
                        Mons. Antonino Scarcione

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