"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 8 agosto 2015

Liberi Consorzi: Pubblicata in Gazzetta la legge, ora tocca ai comuni referendari dire addio alle ex province d'appartenenza

È avvenuta stamattina la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana (Gurs) n. 32, contenente la nuova Legge di riforma dell’ente intermedio siciliano, la Legge Regionale 4 agosto 2015 n° 15, stabilisce tempi e modi per il completamento della riforma, nonché competenze e scopi.

Adesso, nonostante questo sia un mese notoriamente poco produttivo per determinate iniziative, bisogna fare in fretta, le città di Gela, Niscemi e Piazza Armerina hanno 90 giorni di tempo ad iniziare da oggi, così recita l’art. 44 comma 1 e l’art. 52 comma 1, per poter cambiare le sorti di questa area. Ciononostante è utile produrre la Delibera consiliare di adesione alla Città Metropolitana di Catania immediatamente, perché entro 45 giorni dall’entrata in vigore della Legge, il Presidente della Regione emanerà un Decreto di indizione per le elezioni dell’ente intermedio siciliano, così come recita l’art. 6 comma 4, ed i commissariamenti cesseranno in ogni caso entro il 31 dicembre 2015 (art. 51 comma 1).
Quindi per evitare di transitare nella Città Metropolitana dopo che gli organi di governo saranno stati scelti, il tutto deve essere fatto in tempi strettissimi.

Ieri nella sede del CSAG, durante la conferenza stampa, i sindaci dei tre comuni sono stati chiari: Deliberare subito! Ma anche i consiglieri comunali presenti hanno detto la stessa cosa, come poche volte avviene di questi tempi in tutta Italia, la politica, le istituzioni, le associazioni, i cittadini, sono tutti dalla stessa parte, senza se e senza ma.

In effetti non c’è molto da riflettere, ci sono scelte già effettuate, sia dai consigli (delibere) che dalla popolazioni (referendum), le scelte sono chiare, uscire dai Liberi Consorzi di Caltanissetta ed Enna per andare con l’area catanese, comunque essa si chiami.
E’ ovvio che qualcuno possa essere raggiunto da quelle forze che lavorano in occulto, ma in questi ultimi 10 anni molto è cambiato nelle menti dei cittadini e dei politici di questa area, nessuno è più disposto a sacrificare il bene comune per “affarucci” personali. Ci siamo, ora manca veramente poco.

F.to Filippo Franzone (Coordinatore Csag), Salvatore Murella (Portavoce Comitato pro referendum), Luigi Gualato (Portavoce Comitato per i Liberi Consorzi)

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