re Saolmone |
domenica 24 luglio 2011
La Domenica con Gesù - XVI Il tesoro e la perla
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
"...Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova...vende tutti i suoi averi e compra quel campo
...E' simile anche a una perla di grande valore...il mercante vende tutti i suoi averi e la compra..."
Delle tre parabole, le prime due sono simili: l'uomo, che trova il tesoro nel campo e il mercante di perle preziose hanno in comune la passione per il regno di Dio.
La terza, la rete gettata in mare, invece, rievoca la presenza del bene e del male nel mondo e il giudizio finale.
La I Lettura mostra la sapienza di Dio, incarnata nel re Salomone. La sapienza di Salomone.
L'attuazione, appunto, delle prime due parabole è riscontrabile nelle scelte di Salomone. Egli, giovane re, che cosa avrebbe potuto domandare a Dio ?
Avrebbe potuto chiedere, per sè e per il suo popolo, prosperità, ricchezza, potere e dominio. Ma Salomone, inaspettatamente, chiede il dono della sapienza.
Cosa sia la sapienza, lo dice la stessa Bibbia: è il "cuore docile", che sa "distinguere il bene e il male", è il "discernimento nel giudicare".
La sapienza è sempre attuale. E' il dono dello Spirito, è la capacità di valutare ogni situazione umana alla luce della parola di Dio, di riconoscere il giusto valore ad ogni esperienza, di cogliere, in ogni momento storico, i segni del regno.
E' un dono che riguarda tutti; la sapienza è guida per i piu' piccoli nella costruzione dell'uomo di domani; è guida per gli adulti nelle scelte della vita individuale e sociale; è guida per gli anziani, che si avvicinano alla vita eterna, attenti a cio' che ha davvero valore.
Brevemente, la sapienza è: cercare, discernere dentro la cronaca degli uomini le vie del bene e del piano provvidenziale di Dio.
Intravedere e indicare come Dio guidi e chiami singoli e comunità: la "vocazione", che viene dall'alto e non secondo soluzioni "pratiche" e di "opportunità umane".
Forse dovremmo parlare piu' spesso della sapienza ed educare a domandarla, per noi e per gli altri, nella preghiera. Il tesoro e la perla preziosa.
Quali sono i veri tesori nella vita di una persona ? Forse la salute, il lavoro, la famiglia, una vita tranquilla, senza grandi turbamenti ?
E' diffusa la mentalità, secondo cui, quando c'è la salute, c'è tutto. Per la verità, il Vangelo si orienta verso un'altra direzione, quando individua, precisamente, il tesoro piu' grande nel regno di Dio.
Per la I Lettura, non esiste nulla di piu' grande della sapienza; per la II, è il progetto di Dio, che si concretizza nella chiamata dell' uomo; per il Vangelo, il regno di Dio è tutto.
Dovremmo fare un serio esame di coscienza e verificare che cosa conti, veramente, nella nostra vita. Cose nuove e cose antiche.
Notiamo la differenza che c'è tra i protagonisti delle prime due parabole: l'uomo che trova il tesoro nel campo è, probabilmente, un bracciante agricolo, povero; l'altro, invece, è un mercante di perle preziose, ricco.
Questa diversità sottolinea che il cammino verso Dio è differenziato e si adatta a persone diverse; cio' che le accomuna è che, trovato cio' che è prezioso, (povero e ricco) investono tutte le loro sostanze, per entrarne in possesso.
In fine, la conclusione delle parabole parla dello scriba, discepolo di Gesu', che è come un padrone di casa, che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.
Matteo, con queste parole, vuole mostrare, come la "novità" del messaggio di Gesu' debba essere cercata anche negli elementi già adombrati nell'Antico Testamento.
Figurano cose nuove e cose antiche, ma il tesoro e la perla preziosa soddisfano la sete di verità e di realizzazione di sè, che abita nel cuore dell'uomo di oggi, come in quello dell'uomo di ogni tempo.
Anthony Cansas
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