"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 20 ottobre 2012

270° anniversario della Consacrazione della chiesa Madre di Piazza

Era il 21 Ottobre del 1742, il vescovo di Siracusa, Mons. Matteo Trigona, venuto per l’occasione a Piazza Armerina, consacrava e dedicava a Maria SS.ma delle Vittorie uno fra i maggiori templi della Sicilia, la chiesa Madre di Piazza. Il tutto si compì con un lungo rito di profonda sacralità.
Durante il rituale furono infatti asperse con acqua benedetta le mura della chiesa. Per rendere ciò possibile fu livellato tutto il perimetro esterno per far compiere al vescovo e ai ministri una processione. Furono poi, incensate e segnate con l’olio santo, le dodici croci in alabastro incastonate nei pilastri portanti della fabbrica, marcando lo spazio consacrato, lo spazio dedicato interamente e per sempre al culto cristiano.
Così come da tradizione, anche quest’anno che ricorre il 270° anniversario, la chiesa piazzese commemorerà questo avvenimento.
Saranno officiate due solenni celebrazioni, la prima  sabato 20 alle ore 18,00 presieduta da S. E. il Vescovo, in cui avverrà “l’istituzione degli Accoliti” della Scuola dei Ministeri Laicali. La seconda, domenica, giorno della dedicazione, sempre alle ore 18,00.
Tutta la collettività, invitata a partecipare alle celebrazioni, sarà chiamata a pregare per la chiesa locale. Un momento di unione e di invocazione, non per le possenti mura della chiesa, ma per ciò che la Basilica Cattedrale rappresenta, la - Cattedra del Vescovo - centro vivo della Diocesi. Si pregherà quindi per tutte le anime che la compongono: i fedeli, il reverendo clero e in particolar modo il pastore di questa chiesa particolare, il nostro Eccellentissimo Vescovo Mons. Michele Pennisi.
Il rituale prevede che nei giorni della vigilia e in quello dell’anniversario venga data luce alle dodici candele poste sotto le dodici “croci di consacrazione”.
Chissà se, coloro i quali furono presenti al giorno della consacrazione, osservandola come una semplice chiesa Madre, avrebbero mai pensato che a distanza di anni quella chiesa sarebbe stata elevata prima a Cattedrale, nel 1817 con l’istituzione della diocesi di Piazza Armerina, e poi nel 1962, a Basilica.

Con grande amarezza però dei Piazzesi, oggi si tende un po’ a dimenticare l’importanza indiscussa di tale tempio, infatti dopo i fasti di un tempo, è ormai difficile scorgere di sera il suo profilo da ogni parte della città. Da anni non vengono sostituite le lampade dei fari che rendevano solenne la sua superba mole che fa da corona al colle Mira e all’intera città.
Si spera che presto, dopo i lunghi anni di buio, si trovino la volontà ed i mezzi per ammodernare l’impianto elettrico, magari con nuove e poco energivore lampade a led, in modo da creare un connubio fra storia e tecnologia, fra antico e moderno, a gloria di Dio e vanto dei Piazzesi. Due sentimenti con i quali la città, per 270 anni,  ha sempre sintetizzato questo monumento.
                                                                                          Mariano D’Alù

Nessun commento: