"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 29 marzo 2011

Il Giocattolo di Baldari è l'Ospedale di Piazza Armerina


Baldari in Consiglio comunale 28 marzo 2011
Contestato a più riprese dai numerosissimi concittadini presenti in aula e dai consiglieri comunali del centro destra e centro sinistra il dirigente generale dell’Asp Nicola Baldari, ritenuto il responsabile della chiusura, perché con un ordine di servizio, peraltro illegittimo, non supportato da alcun decreto o circolare dell’Assessore Regionale alla Salute, a chiuso il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale Chiello di Piazza Armerina.

Polizia e Carabinieri sono dovuti intervenire più volte per calmare il pubblico che interrompeva il normale svolgimento della seduta lanciando accuse a Nicola Baldari.
Il sig. Baldari a cercato di difendere l’indifendibile sbandierando il pseudo decreto, con un’aria di superiorità irriverente nei confronti dei presenti e dell’intera comunità, affermando pure che Piazza Armerina è una piccola città, quasi a volere giustificare l’opera di smantellamento dell’Ospedale.

Baldari che non conosce la storia forse non sa che Piazza è succube da oltre 85 anni della Provincia di Enna, creata dal fascismo nel 1926 per strane alchimie politiche, ed imposta a tutti, provincia peraltro sottratta alla città di Piazza Armerina che già dal 3 luglio 1817 era stata creata dal papa capoluogo di Diocesi (ma questa è un'altra storia).

I lupi cambiano il peno ma non il vizio

Il sig. Baldari forse non sa che la piccola città di Piazza Armerina, che oggi conta 21mila abitanti, tra il 1911 e il 1931 contava 38.080 abitanti, dati ISTAT http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Armerina e che inizio a subire una continua recessione, grazie a burocrati come lui, decennio dopo decennio che sottrassero risorse e posti di lavoro a Piazza Armerina, ferrovia, ufficio registro, la pretura etc.

Il sig. Baldari con il suo dire grottesco ci ha preso in giro volendo rassicurare che l’Ospedale non chiuderà, “gli altri reparti rimasti verranno potenziati” ha affermato, ma queste cose il popolo di Piazza Armerina le aveva ascoltate già dal suo predecessore il sig. Iudica, puntualmente smentite dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti.

Il Consiglio Comunale dopo gli interventi dei capi gruppo, incisivi e determinati ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si chiede, all’amministrazione Nigrelli, di produrre un ricorso in via giurisdizionale, presso il Tar di Catania, contro il provvedimento di chiusura del reparto di Ostetricia dell’Ospedale Chiello ritenuto illegittimo nella forma e nella sostanza.

Il documento votato dall’aula ha avuto l’approvazione dei Comuni di Aidone, Barrafranca, Valguarnera che più volte hanno manifestato la solidarietà alla città dei mosaici.

L’ordine del giorno, approvato all’unanimità dai consiglieri comunali, fa altresì appello ai deputati della provincia di Enna, Elio Galvagno, Eduardo Leanza e Paolo Colianni, presenti in aula, affinché essi producano tutte quelle iniziative politiche per il ripristino e la piena funzionalità della Ginecologia e Ostetricia del nosocomio piazzese.

Se il sig. Baldari da Enna non aveva ancora capito la portata della sommossa popolare che ha innescato in città, nel corso delle sei ore trascorse in consiglio comunale, ne ha pregustato il colorito antipasto, poiché la protesta continua e la Città si mobilita per Venerdì primo Aprile giorno della manifestazione di protesta indetta dai quattro Comitati di Quartiere.

La manifestazione pubblica che coinvolgerà tutta la città, l’amministrazione, il consiglio comunale, il mondo della scuola, artigiani, commercianti, tutto il tessuto sociale partirà da piazza Garibaldi alle ore 9,00 per poi concludersi con un sit-in presso l’Ospedale Chiello.

                                                                                                    Filippo Rausa

2 commenti:

Anonimo ha detto...

basta piazzesi...
svegliamoci da questo torpore e reagiamo.
facciamo si che nella storia di questa città, questa vicenda sarà ricordata come la goccia che fece traboccare il vaso e i cittadini tutti, dopo anni di sottrazioni, fecero si che per la loro amata città iniziò una nuova era in controtendenza a quella che fino ad oggi abbiamo vissuto!
Piazza Armerina RISORGI!!!

la nostra città sarà nei prossimi giorni un piccolo egitto, una piccola libia che si ribella ai sopprsi che ha dovuto subire in circa 100 anni di storia!!!

Anonimo ha detto...

bastardo....pagato dalla regione con 200 mila euro
faccia tosta di merda....sarà la sua enna una grande città..ahahahah
vergogna ti faremo un c.... cosi pezzo di schifezza umana