Nicola Baldari |
Procede la marcia di avvicinamento alla manifestazione di protesta per l'ingiusta e illegittima chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina da parte del Manager dell’Asp di Enna Nicola Baldari.
I Comitati di Quartiere, le diverse Associazioni di categoria, la chiesa, la gente comune tutti si stanno adoperando per montare la protesta contro il disegno dello smantellamento dell’Ospedale Chiello.
Anche la classe politica locale, a mio avviso, un po’ troppo imbambolata, quasi inerme e per lo più presa alla sprovvista dall’atteggiamento del popolo dei Quartieri, che non transigono più soprusi e ingiustizie da parte di burocrati che mortificano la storia millenaria dell’ospedale piazzese, hanno colto l’attimo ponendo maggiore attenzione ad un problema delicatissimo e importante per il futuro della nostra Città.
Nel corso di quest’ultima settimana si sono moltiplicate le riunioni, gli incontri; la tensione mischiata a rabbia, orgoglio e tanta determinazione hanno indotto tanti amici dei quartieri e oltre a mobilitarsi per stimolare le coscienze dei più.
Non è infatti più tollerabile assistere in maniera passiva a questo stato di cose, questo è il sentimento comune di tutti, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’arrogante atteggiamento del manager Baldari che di motuproprio ha pensato bene di chiudere due reparti, per non parlare di tutti gli altri reparti che in maniera scandalosa stanno depotenziando.
Altri ancora Cimino, Bascetta, Speranza, Purrazza, Parlascino, Arena, Oste, Bonanno per citarne alcuni hanno iniziato la campagna di sensibilizzazione nel tessuto urbano.
Ma forse il manager Baldari tutte queste cose non le conosce o fa finta di sconoscere le realtà che deve amministrare, per lui tutto ciò è indifferente infatti va oltre il potere della Legge, facendo un gioco sporco, un abuso d'ufficio, per avere sospeso un pubblico servizio, in quanto non ci risulta che il famigerato decreto assessoriale, che parla di numeri, sia mai entrato in vigore.
Ed allora è chiaro che Nicola Baldari con questi provvedimenti vuole distruggere, smantellare reparto dopo reparto l’Ospedale Chiello, per trasformarlo forse in un pronto soccorso, o perché no vendere l’immobile a chi offre di più.
Intanto lunedì 28 marzo alle ore 17,30 il manager Baldari, sempre che non abbia ripensamenti a giungere a Piazza Armerina, dovrebbe essere ospite del Consiglio Comunale convocato per l’occasione in seduta straordinaria ed urgente.
Ma d’altra parte non ci possiamo meravigliare di niente, questa è l’arte della politica a Piazza Armerina, puntualmente i parlamentari eletti dopo aver preso il VOTO da noi stupidi piazzesi, pronti a svenderci per una minestrina riscaldata, e farci abbindolare come babbei, si scordano di Piazza e dei piazzesi, anzi in tutta questa vicenda si sono girati dall’altra parte.
Ciononostante, qualche giorno fa un manipolo di amici e concittadini con i soliti parlamentari ennesi, quelli che prendono sempre e quando servono alla Città si girano dall’altra parte, hanno aderito all’ennesimo movimento politico.
Un posto al sole non si nega a nessuno, W l’Italia e pov’ra Piazza.
Filippo Rausa
Nessun commento:
Posta un commento