"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 27 marzo 2011

La marcia in difesa dell'Ospedale

 
Nicola Baldari

Procede la marcia di avvicinamento alla manifestazione di protesta per l'ingiusta e illegittima chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina da parte del Manager dell’Asp di Enna Nicola Baldari.


I Comitati di Quartiere, le diverse Associazioni di categoria, la chiesa, la gente comune tutti si stanno adoperando per montare la protesta contro il disegno dello smantellamento dell’Ospedale Chiello.

Anche la classe politica locale, a mio avviso, un po’ troppo imbambolata, quasi inerme e per lo più presa alla sprovvista dall’atteggiamento del popolo dei Quartieri, che non transigono più soprusi e ingiustizie da parte di burocrati che mortificano la storia millenaria dell’ospedale piazzese, hanno colto l’attimo ponendo maggiore attenzione ad un problema delicatissimo e importante per il futuro della nostra Città.

Nel corso di quest’ultima settimana si sono moltiplicate le riunioni, gli incontri; la tensione mischiata a rabbia, orgoglio e tanta determinazione hanno indotto tanti amici dei quartieri e oltre a mobilitarsi per stimolare le coscienze dei più.

Non è infatti più tollerabile assistere in maniera passiva a questo stato di cose, questo è il sentimento comune di tutti, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’arrogante atteggiamento del manager Baldari che di motuproprio ha pensato bene di chiudere due reparti, per non parlare di tutti gli altri reparti che in maniera scandalosa stanno depotenziando.

Negli ultimi due giorni lo scrivente insieme a Massimo Di Seri, ci siamo adoperati andando presso tutte le scuole cittadine per parlare ed informare i dirigenti delle iniziative che si intendono portare avanti, comizio di domenica 27, la pubblica manifestazione di Venerdì prossimo, al fine di coinvolgere l’intero tessuto cittadino per fare sentire la Voce del Popolo Piazzese alle istituzioni regionali, che con facilità e superficialità vogliono mettere la parola fine alla Sanità di Piazza Armerina e del suo vasto comprensorio.

Altri ancora Cimino, Bascetta, Speranza, Purrazza, Parlascino, Arena, Oste, Bonanno per citarne alcuni hanno iniziato la campagna di sensibilizzazione nel tessuto urbano.

La verità è che vogliono usurpare il grande bacino d’utenza di Piazza Armerina, pari a quasi 80.000 (ottantamila) utenti; Aidone, Raddusa, Valguarnera, Barrafranca, Pietraperzia, San Cono, Mirabella, Mazzarino, non tenendo conto che Piazza Armerina è capoluogo di Diocesi, subito dopo Taormina, Cefalù è la più importante città per flussi turistici in Sicilia, con un patrimonio archeologico unico al mondo, e che storicamente assodato a causa di un’ingiustizia artatamente voluta del regime fascista non è capoluogo di provincia.

Ma forse il manager Baldari tutte queste cose non le conosce o fa finta di sconoscere le realtà che deve amministrare, per lui tutto ciò è indifferente infatti va oltre il potere della Legge, facendo un gioco sporco, un abuso d'ufficio, per avere sospeso un pubblico servizio, in quanto non ci risulta che il famigerato decreto assessoriale, che parla di numeri, sia mai entrato in vigore.

Ed allora è chiaro che Nicola Baldari con questi provvedimenti vuole distruggere, smantellare reparto dopo reparto l’Ospedale Chiello, per trasformarlo forse in un pronto soccorso, o perché no vendere l’immobile a chi offre di più.

Intanto lunedì 28 marzo alle ore 17,30 il manager Baldari, sempre che non abbia ripensamenti a giungere a Piazza Armerina, dovrebbe essere ospite del Consiglio Comunale convocato per l’occasione in seduta straordinaria ed urgente.

Ascolteremo dalla sua viva voce il de profundis del Chiello (liturgia dei defunti), così come egli ascolterà la carica dei piazzesi, pronti a combattere civilmente e con dignità per la difesa dell’Ospedale Chiello.

Nel frattempo le segreterie dei partiti politici tutti compresi latitano, nessuno osa parlare, i supporter sembrano essersi volatilizzati, così come la deputazione regionale e nazionale ennese, compresa la presidenza della provincia suffragata da oltre settemila preferenze.


Ma d’altra parte non ci possiamo meravigliare di niente, questa è l’arte della politica a Piazza Armerina, puntualmente i parlamentari eletti dopo aver preso il VOTO da noi stupidi piazzesi, pronti a svenderci per una minestrina riscaldata, e farci abbindolare come babbei, si scordano di Piazza e dei piazzesi, anzi in tutta questa vicenda si sono girati dall’altra parte.

Ciononostante, qualche giorno fa un manipolo di amici e concittadini con i soliti parlamentari ennesi, quelli che prendono sempre e quando servono alla Città si girano dall’altra parte, hanno aderito all’ennesimo movimento politico.

Un posto al sole non si nega a nessuno, W l’Italia e pov’ra Piazza.

                                                                                                            Filippo Rausa


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