"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 6 novembre 2011

La Domenica con Gesù, XXXII Domenica. Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.  

 " Vegliate, perché non sapete né il giorno né l'ora".

Nella vita di ciascun uomo vi sono delle parole e delle azioni, che non possono essere delegate. Gli altri possono, sì, aiutarci,
ma mai sostituirsi a noi, in quello che personalmente siamo chiamati a dire e a realizzare.
 La pagina evangelica ci presenta una di queste impossibili deleghe. Se l' olio, già nel giudaismo, come nei Padri della Chiesa, è stato considerato come le buone azioni, ne consegue che davanti al Signore, ciascuno presenterà le opere, che ha compiuto.
 Oppure, tutto ciò che la vita ci ha offerto per l' esercizio della personale responsabilità, alla fine dei tempi, ci verrà chiesto, con, in più, la tragedia che non avremo alcuna possibilità, per colmare il vuoto, di chiedere ad altri, un ormai impossibile aiuto.
 Siamo responsabili, in prima persona, di quello che abbiamo detto o non detto, abbiamo fatto o non fatto.
 Ma quanto abbiamo, finora, considerato per i singoli, ha,inoltre, un valore comunitario, perchè il numero dieci, presente nella parabola, indica l' intera comunità cristiana.
 Vi sono, infatti, responsabilità ecclesiali (chiaramente non delegabili), che debbono essere assolte: l' annuncio del vangelo, il dono dell' Eucaristia, l' amore vicendevole fino al perdono illimitato, la testimonianza della fede nel Dio di Gesu' Cristo.
 La prudenza delle cinque vergini, poi, indica che bisogna vivere sempre vigilanti, preparati cioè alla venuta del Signore. E anche questo non è delegabile, memori delle parole di Gesu': "due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l' altro lasciato" , perchè non si puo' vigilare (o essere pronti) al posto di un altro.
 O si ama o non si ama lo Sposo. Pertanto, la delega impossibile consiste proprio nel trovarsi pronti alla venuta del Signore, rispetto a chi non lo sarà.
 La vigilanza dice, inoltre, la fedeltà che deve caratterizzare il discepolo nell'adempimento del dono della fede cristiana, ricevuta nel Battesimo, nella vocazione alla quale il Signore ci ha chiamati, nel luogo e con le persone, con le quali Egli vuole che ci santifichiamo.
 L' olio, che non si puo' prestare, è, inoltre, tutto il tempo, vissuto nell' ascolto del Signore e nello stare alla sua presenza.
 E' vero, non si puo' delegare ad altri quanto è responsabilità di ciascuno.
 Tutte queste deleghe impossibili non potranno, tuttavia, spegnere mai il grido, che la comunità ecclesiale dovrà sempre innalzare a Dio: che sia misericordioso verso tutti gli uomini e le donne e ci renda, tutti, commensali del banchetto eterno.
                                                                                       Mons. Antonio Scarcione    

Nessun commento: