"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 1 novembre 2011

Il ricordo dei nostri cari


Novembre inizia con due celebrazioni importanti, due momenti per riflettere e ricordare.
Il primo del mese si festeggiano i Santi.
Il 2 novembre è il momento di ricordare chi non c’è più: una giornata ricca di significati religiosi, che si fondono con antichi riti e credenze popolari.

Mi ricordo di essere stato sveglio tutta la notte per vedere e parlare con mio nonno, che sicuramente mi avrebbe portato in regalo un pistola finta, volevo vederlo a tutti i costi, ma nella mattinata non ce lo fatta, gli occhi si sono chiusi per la stanchezza e quando li ho riaperti la pistola era sul letto accanto a me.
Sono rimasto un po’ male per avere perso la scommessa, ma nel contempo ero arcicontento del regalo e soprattutto che il nonno non si era dimenticato di me.
Probabilmente, nessun popolo cristiano al pari di quello siciliano, ha recepito con uguale sensibilità e sottile intuizione l’essenza del Cristianesimo, che poggia sulla Fede con la quale crediamo fermamente che la nostra esistenza continua, anche dopo la morte terrena.
Sicura di tale certezza, la nostra gente non pensa più ai propri cari a come degli svaniti nel nulla, ma a delle anime presenti in una diversa “realtà”, dalla quale continuano ad amarci. 

La vita continua, e con esso il rapporto d’amore. Di un amore che si vuole esprimere in maniera tangibile e in nome del quale i  cari defunti, continuano a far arrivare i loro doni ai nipotini, che hanno lasciato in questo mondo.
In fondo è questa la Comunione dei Santi, in cui crediamo; il rapporto scambievole fra il mondo dei vivi e quello della vita. Grazie ad esso i nostri cari intercedono per noi, i nostri bisogni e noi suffraghiamo per loro.
Nasce da tali profonde riflessioni  il culto bello delle Anime Sante del Purgatorio, a cui le nostre genti contadine dedicavano edicole votive all’incrocio delle trazzere; a cui si rivolgevano fervide preghiere nel momento difficile del bisogno e dei pericoli.

Culto antico dunque, che si vuole perpetuare ancora nella odierna società, perché la festa del 2 novembre, continui ad essere “un festa” per tutti, tutti i Santi, che non sono solo quelli che onoriamo sugli altari delle nostre chiese, ma anche i giusti che in pace con Dio hanno lasciato questo mondo.   
E’ questo il senso della festa dei morti, che finisce col trasformarsi in festa dei vivi. Tutto questo si ripete, il due novembre di ogni anno; e per i bimbi della Sicilia, e non solo,  è una grande festa.  

                                                                                              Giuseppe Suffanti

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