"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 10 gennaio 2016

La Domenica con Gesù, Battesimo del Signore

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “Consolate, consolate il mio popolo…Come un pastore egli fa pascolare il gregge…Porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri”. Is 40,1-5.9-11 . “Benedici il Signore, anima mia” Sal 103 . “Figlio mio, è apparsa la gloria di Dio, che porta la salvezza a tutti gli uomini…” Tt 2,11-14;3,4-7 . “…Io vi battezzo con acqua…Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco…Gesù, ricevuto anche lui il battesimo…Il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba e venne una voce…Tu sei il Figlio mio, l’ amato…” Lc 3,15-16.21-22.


Con il Natale e l’ Epifania, la festa del battesimo del Signore costituisce un “trittico” dell’ Incarnazione. Il messaggio del profeta Isaia. Quando i deportati si sono rassegnati a vivere lontano da Gerusalemme, Dio manda il profeta a rincuorarli. Dio non si limita ad addolcire la tristezza, ma agisce, per realizzare il nuovo, che l’ uomo non riesce neppure ad immaginare. Ecco perché il popolo viene invitato a ” preparare la via al Signore, a volgere lo sguardo verso di lui e a liberarsi da ciò che impedisce l’ incontro con Dio.

Colui che sta per giungere, mostra tutta la sua tenerezza verso i più deboli, i più fragili, i più smarriti:
“conduce ciascuno sul cammino in maniera diversa, così che possa sperimentare la vicinanza e la cura del Dio-pastore”. Come sarà stato accolto un simile annuncio di gioia ? Con ogni probabilità, non sono mancati i deportati, che hanno risposto con lo scetticismo. Sedotti dalle lusinghe della vita pagana, svigoriti nella fede, avevano già abbandonato la speranza di un ritorno in patria.

Per quelli, invece, che continuavano a confidare nel Signore, l’ intervento del profeta è come un fuoco, che riaccende la possibilità di un rapporto con Dio. Anche, oggi, le parole che ci raggiungono, possono avere effetti diversi. Il Giubileo straordinario della Misericordia è cominciato l’ 8 dicembre. Come lo sta vivendo la comunità cristiana ? Ne ha colto il vivo senso messianico, oppure l’ ha già dimenticato ?

Il Dio, in cui crediamo, non assiste neutrale agli eventi della storia, non consacra l’ esistente, i rapporti di forza, che appaiono sulla scena del mondo. Fin dall’ epoca dell’ esodo, Dio ha scelto di entrare nella storia, per cambiarne il corso, mettendosi dalla parte dei poveri, degli oppressi, degli abbandonati. Siamo, anche noi, convinti di questo? Oppure assegniamo al nostro rapporto con Dio, solamente, la possibilità di trovare un generico confronto, per tirare avanti ? Il Dio, che consola, lo fa agendo, intervenendo, non limitandosi a belle parole.

-Dio agisce “a modo suo”. Il battesimo di Gesù al Giordano è un’ immagine viva di che cosa sia l’ Incarnazione. Luca ci presenta Gesù, mescolato al suo popolo, che va da Giovanni.

Questa scena ci mostra Gesù “solidale con il destino del suo popolo”, ma ci rivela anche, come egli “porti a compimento l’ abbassamento iniziale con l’ Incarnazione, ovvero lo svuotamento della propria origine divina, per rivestire, in tutto, l’ umanità del servo”.

Il progetto di Dio si realizza, dunque, non attraverso un Messia trionfante, che sbaraglia gli avversari, bensì, accettando di amare, fino in fondo, prendendo su di sé il peccato degli uomini, di ieri e di oggi. Ecco, allora, il senso della manifestazione divina al fiume Giordano.* Il cielo che si apre, ci dice che siamo ad una svolta decisiva della storia. Dio partecipa a quanto sta accadendo e indica la direzione da prendere. *La colomba evoca chiaramente il dono dello Spirito, effuso prima su Gesù e, poi, sui suoi discepoli. Ma la colomba, si pensi, ad es., alla narrazione del diluvio, è la “messaggera dell’ inizio di una nuova era”. *La voce dal cielo costituisce una conferma del ruolo di Gesù e segnala l’ inizio di una nuova tappa del suo ministero. Ebbene, sì: quell’ uomo sulla croce, sfigurato dai tormenti, è veramente il Figlio d Dio.

“E noi ? Il nostro battesimo.” La missione di Gesù consiste nell’ offrire salvezza a tutti gli uomini. Infatti, noi veniamo salvati non per i nostri meriti, ma per la bontà, la misericordia, la grazia di Dio. Se accogliamo la bontà di Dio, noi veniamo trasformati e la nostra esistenza, pur nella sua fragilità, partecipa alla vita stessa di Dio.

                                                                               Mons. Antonino Scarcione

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