La battaglia in difesa dell’Ospedale Michele Chiello continua, il Comune ed il gruppo di lavoro capeggiato dai comitati di quartiere, ieri hanno spiegato alla IV Commissione Parlamentare la folle vicenda che vede l’Ospedale Chiello mortificato dal manager Baldari, unico centro in Sicilia dove i reparti di Ostetricia e Ginecologia continuano a restare chiusi. La Commissione Sanità, convocherà a giorni a Palermo il sig. Nicola Baldari che dovrà spiegare le motivazione che lo hanno indotto a non dare seguito alla sentenza del Tar regionale che aveva imposto all’Asp di Enna di riaprire il reparto in questione.
Nel frattempo il Comune ha ripresentato un nuovo ricorso al TAR contro la chiusura del punto nascita e l’eliminazione dei posti letto per acuti destinati all’ostetricia. Una vicenda paradossale, al limite della follia, dove è ben chiaro il becero progetto politico del Direttore Generale dell’ASP di Enna dott. Nicola Baldari, ovvero quello di smantellare l’Ospedale di Piazza Armerina.
La chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia anche per i non addetti ai lavori sembra la punta di un iceberg, che emorragiacamente sta dissolvendo sotto gli occhi di tutti secoli di storia di sanità voluta e creata dai nostri antenati.
Noi piazzesi, che siamo additati per odiare il capoluogo di provincia, come istituzione, guarda caso, continuiamo a pagare lo scotto di appartenere a una realtà provinciale che divora e umilia la città di Piazza Armerina e i comuni limitrofi, sottraendo risorse ed economie, mettendo in ginocchio un bacino di realtà imprenditoriali, commerciali, artigianali, che a diverso titolo hanno un’economia indotta che proviene dall’Ospedale.
Nel corso di questi mesi quanti incontri, quante parole, quante promesse da parte dei funzionari dell’ASP di Enna sul potenziamento di cardiologia e di altri importantissimi reparti, parole, parole e soltanto parole; piuttosto che emancipare le eccellenze presenti, queste continuano ad essere soppresse, mortificate prendendo la via di Enna, nel silenzio, nell’indifferenza anche di chi dovrebbe e potrebbe levare alto il grido d’allarme.
I nostri rappresentanti quella classe politica provinciale, regionale e nazionale che viene suffragata da migliaia di voti, latita, nel frattempo i pseudo politici paesani al soldo di questo e quell’altro partito politico, finora assenti, passivi spettatori quasi che nulla stesse succedendo in questo paesone, trovano invece il tempo per serrare le fila, riorganizzandosi per il prossimo agone elettorale, dove la cosa importante al di là di ciò che succede intorno è lucrare ed occupare un posto di potere, per il resto ci sarà sempre tempo per dare le colpe di questi misfatti a chi a preceduto.
.......Povera Piazza..................
Filippo Rausa
11 commenti:
Anonimo ha detto...
Scendiamo in piazza il popolo sfiduci il manager Baldari visto che le istituzioni sono ferme al palo.
concordo a pieno con l'anonimo delle 20:51
C è anche un altro aspetto che forse nessuno ha messo in evidenza, mia moglie ha partorito la settimana scorsa a Enna, se non si ci passa non si può credere!!!! Gli operatori stessi del reparto chiedono di cominciare a denunciare, non riescono a star dietro a 43 pazienti a letto, più prericoveri, dh, pronto soccorso etc etc. Sono consapevoli che prima o poi accadrà il "fattaccio", inutile che racconto l odissea che è stata la nascita di mio figlio, a limite della denuncia, da impazzire....
visto lo stress che accumulano poi sono tutti incazzati e scorbutici.
Ma il Manager è contento, quel reparto fa i numeri!!!!
Carissimo baldari quando accadrà il fattaccio, perche accadrà, tu sarai corresponsabile, corri dietro alla politica, bravo!!!!poveri noi!!!
ago tu sei bravo a scrivere, hai tutte le carte in mano, scrivi qui....
http://www.iene.mediaset.it/form/1/dillo-alle-iene.shtml
mortifichiamo baldari....
La colpa non è di Baldari, ma di quei medici scansafatiche del ex reparto Chiello, che sono fuggiti a Enna per mantenere i loro privilegi: Infatti solo là possono ancora prendere in nero i soldi delle visite alle povere partorienti. L'arroganza di quei medici con l'assoluta complicità del loro Primario fa si che la situazione a Piazza precipiti. Baldari da questo punto di vista applica solo la legge, basata sulla sicurezza dei nascituri che senza personale medico , non è garantita.
Un atto forter di Baldari potrebbe essere quello di obbligare i medici a tornare a Piazza, ma credo che questo sia difficile.
il comitato scriva a striscia la notizia per il bene della città
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/gabibbo/sosgabibbo.shtml
Vi invio quello che avevo già scritto sul blog di Agostino Sella qualche settimana fa, e oggi lo riconfermo su questo:
Piule o non piule l'ospedale ce lo siamo già giocato. Mi sembra di assistere ai discorsi fatti sino all'altro ieri da Silvio e Giulio: Tranquilli tutto è ok ! Tranquilli l'ospedale non chiude, tutto ok ! E’ un P.O, anzi no, sarà un P.T.A, anzi no, sarà un D.D.T…. e invece la stiamo prendendo dalle Alpi alle Piramidi nel sarcofago !
Ci siamo divertiti a permettere, da almeno trent’anni, a fare "disfiziare" qualunque primario decente che, incoscientemente, sceglieva il Chiello, per beghe private e lotte di potere interne all'ospedale. Non dimenticate che il nostro ospedale da tempo era diventato un grande pronto soccorso dove ricevere le primissime cure, con qualche benda o iniezione, per poi essere costretti a partire per altre mete, tanto era diventato pericoloso subire interventi delicati, e anche quelli di normale routine.
Mi ricordo quante volte ho sentito la frase, anche dagli operatori sanitari interni: "Su purtass ‘ncurrennu unna vò, ma non lasciass cca !". Per non parlare poi della gentilezza, cordialità e disponibilità dei medici "primari" e degl'infermieri nell’accogliere l’ammalato e i suoi familiari che malauguratamente non potevano andare via. Le cose che ti spettavano per diritto le dovevi chiedere sempre per favore e al momento opportuno, perché se sbagliavi i tempi coi “luminari” o la loro equipe, manco ti "cacc...." più per tutta la degenza, se ce la facevi ad uscire vivo !!!
Ora di che ci meravigliamo se sta scomparendo un ospedale che ha ben 1000 anni? E' ovvio che se c'è da tagliare, con questo “lustro di luna”, si tagliano le strutture che non contano più un tubo. E fanno bene! Anche se mi dispiace per qualcuno che si salvava, ma solo qualcuno, e per le loro famiglie. Ora per farsi mettere un cerotto ci tocca andare dai "munciuffi" che alla lunga si sono dimostrati con gli attributi al posto giusto. Non dimentichiamoci che loro sono riusciti dove noi abbiamo fallito: Provincia, Ospedale, Università, Ufficio Registro, Ferrovia, Uffico Tasse, Pretura, Giudice di Pace etc. etc…. e vedrete che in futuro porteranno via anche il Vescovo con la Diocesi, forse ci lasceranno solo la Cattedrale, forse perché non hanno lo spazio, tra le grotte, dove metterla !
E questo perché ? Perché siamo stati sempre terra di conquista per qualsiasi deputato, anche di quattro soldi, che si presentava con povere promesse personali ai nostri STATISI di turno, facendoci dividere sempre in due fazioni, favorendo così “u furaster” che poi non si sarebbe più visto sino alla consultazione successiva.
Tre anni fa, quando già si ventilava la chiusura, ci sarebbe stato bisogno di una rivoluzione, altroché cortei soft e da snob con la puzza sotto il naso?! Ma chi se la sente di fare questa rivoluzione per una cosa alla quale non ci si crede più da decenni ? Infatti, nessuno si muove o si muoverà.... si accettano scommesse e vi assicuro che mi piacerebbe perderle tutte.
Un piazzese, purtroppo, VERAMENTE INCAZZATO !
N.B. Aspetto con ansia i nostri "STATISTI" alle prossime votazioni.
All'anonimo delle 11,54 consiglierei la maniera di accogliere i nostri Statisti alle prossime elezioni appena individuati all'orizzonte, come si usava una volta: "A PUNTAGGHIATI", per vedere l'effetto che fa !!! Sono sicuro che ci penserebbero due volte a ricandidarsi a lavorare per il "NOSTRO" bene, come hanno fatto sino ad ora !!!
Buon lavoro a tutti.
APPELLO AL SIG. MURELLA.....MI SEMBRA UNA PERSONA MOLTO COMBATTIVA ,ORGANIZIAMOCI ANCHE NOI SOLI CITTADINI SCRIVIAMO A STRISCIA O QUALSIASI COSA MA RIPORTIAMO IL NOSTRO OSPEDALE FUNZIONANTE E ATTIVO COME PRIMA ...LA PREGO!!SOLO CHI COME ME HA VISSUTO IL PARTO A ENNA PUO' CAPIRE QUELLO CHE HO VISSUTO.......
E' palese che è un problema politico, da tempo suggerisco, tramite commento(parole al vento) a chi di competenza, di fare un esposto alla Procura della Repubblica contro il Manager che, celandosi dietro presunti piani di risanamento ed in barba al TAR e alla sospensiva regionale, omette di riaprire il punto nascite del "Chiello". L' altra cosa grave è che i politici ennesi eletti pure a piazza, sono i veri complici di Baldari. Purtroppo gli elettori piazzesi hanno la memoria corta, alle prossime elezioni regionali, torneranno a votarli.
Un piazzese
carissimi piazzesi io aspetto un bambino ho partorito il primo a piazza ora sono molto preoccupata perche' non so dove andare a partorire avendo l'ospedale qui ti ritrovi spiazzata e' una vergogna l'altro giorno sono salita in ospedale la' ho incontrato una ragazza di enna che si sta facando seguire a piazza mi ha detto che a enna non partorira' mai perche' in ospedale non si capisce niente, ora mettetevi nei panni di noi piazzesi che sentendo queste cose rimane terrorizzata cerchiamo di fare qualcosa al piu' presto salviamo il nostro ospedale grazie
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