E’ prossimo il
solstizio d’inverno, 21 dicembre, la giornata più corta dell’anno.
L’oscurità
giunge al suo massimo e la natura ci sembra al minimo della sua attività, ma in
effetti l’energia viene conservata e concentrata nella terra.
“Sotto la neve
pane” recita un antico proverbio popolare: il ciclo vitale è perfettamente
funzionante. Mai come in questo periodo dell’anno troviamo tanta varietà di
verdure di stagione.
E’ l’inizio delle feste più care a molti popoli: feste
come il Natale, Capodanno, Epifania e Carnevale, che rappresentano nella
stagione invernale un punto simbolico di svolta (dopo il 21 dicembre le
giornate ricominceranno ad allungarsi), non soltanto nella tradizione cristiana
(nascita del Cristo) ma anche negli usi delle preesistenti festività pagane e
degli antichi riti della rinascita.
Subito dopo il solstizio, il 22 dicembre il
Sole entra in Capricorno per restarvi fino al 20 gennaio.
Il Capricorno è un
segno di Terra, femminile, è il più profondo di tutto lo zodiaco, è cardinale
perché legato alla notte più lunga dell’anno, momento a partire dal quale la
luce torna a crescere e pochi giorni dopo inizia un nuovo anno, una nuova vita…
Una “nuova luce” ci collega maggiormente alla spiritualità ed alla vita
interiore.
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