"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 22 agosto 2011

“Eroi tra noi”, di scena i Taverna Umberto I

È una storia fantastica “Eroi tra noi”, lo spettacolo che i Taverna Umberto I propongono mercoledì 24 agosto sul palcoscenico dell’atrio della Biblioteca Comunale.
Dopo la prima dello spettacolo presentata nell’aprile scorso presso il Circolo di Cultura è cresciuta la curiosità del pubblico sulla storia di Angelo La Cara, eroe garibaldino piazzese protagonista della vera e propria cantastoriata dedicata ad uomo  che contribuì a fare l’Italia unita.
La vicenda raccontata liberamente da Lucia Todaro e dai Taverna Umberto I è un mix sorprendente di poesia, musica ed arte pittorica che esprime il profondo senso dell’appartenenza ad una comunità.
Il tutto coniugato dalla modernità tecnologica offerta dalla sapiente grafica e impostazione multimediale di Roberto Mirabella, già artefice delle tre edizioni del calendario di Ciazza.
Il cantastorie è Aldo Libertino, che in qualità di voce narrante leggerà i testi in vernacolo trascinando il pubblico in più applausi a scena aperta,  di cui uno provocato da una battuta sull’ars oratoria del La Cara appassionato di Cicerone e delle Verrine, che risulta attualissima in riferimento alle ruberie che da secoli si consumano a danno della Sicilia e della città di Piazza Armerina, che arrivano sino all’ultimo tentato “scippo d’u Spital”.
Il profilo di La Cara che emerge è quello di un uomo di origini modeste che si costruisce da solo e come tutti gli intellettuali grazie agli studi universitari a Catania, sposa gli ideali risorgimentali e come volevasi dimostrare si innamora di Marianna figlia del capo della Polizia Borbonica.
E tra partenze e ritorni al fianco di Garibaldi La Cara vive un’epopea cavalleresca degna della più grande letteratura risorgimentale.
La musicalità è della Sicilia tutta: straordinari i canti e le musiche dei Taverna Umberto che arricchiscono i versi e sanciscono i momenti cruciali dello spettacolo che diventa un atto corale di una comunità trepidante per il proprio eroe.
Simpatiche anche le gags fuori programma di cui lo spettacolo è intriso rigorosamente in vernacolo tra Giuseppe Santangelo e Aldo Libertino. 
È una storia che viaggia nel tempo giungendo sino ai nostri giorni che è stata accolta con grande entusiasmo dal pubblico che lo ha visto  nel salone del Circolo.
Le voci fuori campo appartengono al decano dei poeti in Gallo Italico Pino Testa insieme a Tanino Platania,  Antonietta d’Assaro, Aldo Libertino e Lucia Todaro. I testi narrati sono di Lucia Todaro che aveva già dedicato ad Angelo La Cara un’intera pagina del calendario in gallo italico del 2011, ricostruendone con documenti storici l’epopea garibaldina e umana. I brani musicali sono stati scritti a quattro mani dalla Todaro e da Giuseppe Santangelo mentre gli arrangiamenti musicali sono de I Taverna Umberto I  al secolo Giuseppe e Gianfilippo Santangelo.
                                                                                         Esmeralda Rizzo




Nessun commento: